Negli ultimi mesi molto sta cambiando circa la percezione che la gente ha di Apple; dopo anni in cui si era pacificamente convinti, utenti mac e non, che Apple fosse sicuramente un mondo di nicchia, più caro di quello dei PC, recentemente in molti stanno incominciando a pensarla diversamente, vedendo i Mac adatti per il mondo business, per risparmiare soldi, considerando le azioni Apple (a 0) un affare.
Un vero e proprio cambio culturale, analizzato da Kahney, l’autore di libri di grande successo come The Cult of Mac e The Cult of IPod, in un recente articolo per Wired.
Questi i punti chiave individuati da Kahney sul nuovo modo di pensare Apple:
– Con Mac si risparmia; i Mac sono sempre stati consderati più costosi dei PC, ma ora incominciano a sorgere realtà, come la Wilkes University in Pennsylvania che ha scelto di effettuare uno switch dal mondo a finestre a quello delle mele – ebbene si – per risparmiare!
– Scegliere i Mac per il proprio Business; si è sempre ritenuto che il Mac nel mondo del lavoro fosse principalmente presente ed utilizzato in dipartimenti dediti al design; ora qualcosa sta cambiando, tanto che il consulente Seth Weintraub in un articolo su Computerworld suggerisce i Mac per le imprese perché sono facili da imparare, facile a amministrare e non inclini a virus e trojan come i Pc Windows.
– Meno funzioni più facili da usare; un tempo si era inclini a pensare che più caratteristiche un dispositivo avesse e meglio era; così quando Steve Jobs presentò l’iPod in molti criticarono il player per la mancanza di una radio FM incorporata o per il fatto che sul mercato esistevano dispositivi più capienti o con più funzioni. Ma gli utenti volevano meno caratteristiche con un miglior uso, motivo del grande successo che l’iPod ebbe, come sostiene Chris Taylor in un articolo su Buniness 2.0 intitolato “The Trouble With Gee-Whiz Gadgets.”
– Proprietario è meglio; Il modello di business basato su un modello “chiuso” – Hardware, software e servizi proprietari – è ora un punto a favore di Apple per le vendite; neanche un paio di anni fa si riteneva invece che Apple avrebbe dovuto necessariamente cambiare tale politica ed aprirsi ai rivali (ad esempio aprire l’iPod e l’iTunes ai player concorrenti) in un modello di “hybridization” per non fallire; Rob Glaser, CEO di RealNetworks, nel 2003 ad esempio parlava al New York Times dicendo che “è assolutamente chiaro che Apple tra cinque anni non avrà più del 3 o al massimo 5% del mercato dei player; la storia insegna infatti che l’hybridization fornisce ancora i migliori risultati.” Oggi in molti pensano il contrario, con gli utenti di cellulari che guardano ad Apple con grande interesse.
– Le azioni Apple sono un ottimo investimento; tutti gli analisti di borsa, tradizionalmente scettici su Apple, sono improvvisamente diventati ottimisti sulle future prestazioni delle azioni Apple. Jaffray Piper, analista di Gene Munster, sostiene che Apple TV darà all’azienda un grande vantaggio su Microsoft nella “stanza da pranzo digitale”. (Prezzo indicativo: 124$); l’analista Benjamin Reitzes di UBS crede che l’iPhone sia l’inizio “di una mega piattaforma” di dispositivi touch-screen che porterà ad Apple una “grande crescita” (Prezzo indicativo: 24).
Jon Markman, un columnist di Microsoft Money, pensa che le azioni Apple si raddoppieranno entro il 2010. Secondo Zacks Investment Research, 14 dei 17 analisti che seguono Apple valutano le azioni della Mela con almeno un “buy”. (Ci sono tre “holds” e nessun “sell”).
– Sul Mac girano molte applicazioni; un tempo si lamentava l’impossibilità di vedere alcune applicazioni Windows sul Mac; ora la gente comincia a pensarla in modo differente, grazie anche alla virtualizzazione dei nuovi MacIntel; accade sempre più spesso che ci si lamenti del contrario, ovvero di applicazioni come iLife, presenti sul Mac e non sui PC.
Secondo Kahney il cambiamento nella percezione che si ha di Apple è stato un riflesso del lancio da parte di Apple del nuovo iPhone. Secondo il giornalista americano molti ritenevano che il successo dell’ iPod fosse stato un colpo di fortuna; ma l’iPhone sta già cominciando ad assomigliare ad un altro colpo azzeccato nell’industria dell’innovazione tecnologica, gettando una luce differente sull’azienda.
L’esempio più lampante è Apple TV, in distribuzione negli ultimi giorni. Annunciato l’anno scorso, era passato quasi in sordina, come se nessuno sentisse la necessità di una scatola senza fili che portasse il PC in TV. Ma ultimamente, si incomincia a pensare il contrario.
Alcuni analisti stanno persino dicendo che Apple TV è un prodotto addirittura più importante dell’iPhone. Anche qui un cambio radicale di rotta, ma il prodotto in vendita è lo stesso presentato tempo fa.
Questo perché probabilmente Apple si sta piano piano confermando una vera società innovatrice, che sforna un prodotto di successo dietro l’altro a partire dall’iMac del 1998, ed ora il grande pubblico se ne sta accorgendo.
Quello che è cambiato non è Apple, ma la percezione che la gente ha dell’azienda.