13/09/2000
Oggi è, finalmente, il giorno di Mac OS X.
Ammettiamo, cari amici Mac User, se solo un anno fa ci avessero detto che giusto all’inizio del nuovo millennio sarebbe stata presentata l’attesissima nuova versione di MacOS, in pochi ci avremmo creduto. Lo so, tanti erano i rumors, ma la maggioranza di noi, ancora scottata dalle precedenti promesse non mantenute, non voleva crederci.
Invece, giusto a gennaio di quest’anno, Steve Jobs ha svelato quello che ha definito il sistema operativo dei prossimi 20 anni, una base solida ed innovativa sulla quale rilanciare l’intero mondo Mac: Mac OS X (che, stranamente, in Europa chiamiamo “ics” quando oltreoceano dicono più propriamente “ten”).
Questo “system 10” si propone come il più grande salto in avanti non solo per noi, ancorati a Mac OS 9, presentato già vecchio, ma per l’intero mondo dell’informatica. La stretta parentela con Unix, il nuovo linguaggio Cocoa, Quartz, OpenGL, Aqua e (alleluja!) un vero multitasking sono solo alcune delle novità che arrivano sui nostri Mac oggi.
Novità che, si vocifera, stanno riscuotendo molto interesse anche per lo zio Bill, tanto da far pensare ad un cambio di rotta per la prossima release di Windows e non più l’annunciata parentela con Windows 2000/NT.
Alcuni sostengono che la carne messa al fuoco nei laboratori di Cupertino sia perfino troppa, che il taglio col passato sia troppo profondo e la transizione sarà lunga è difficile.
Ma noi guardiamo avanti, per chi guarda indietro c’è Carbon e Classic. Proviamo a pensare le mirabolanti cose che Mac OS X farà tra 10 anni, magari abbinato ad un processore PowerPC della prossima generazione.
La transizione non sarà certo da un giorno all’altro, credo che ci vorranno almeno un paio di anni prima di avere una release stabile al 100%, veloce e ben ottimizzata.
D’altronde dobbiamo renderci conto che siamo davanti “solo” alla release di Mac OS X Public Beta. Ma, comunque, non vedo l’ora di andarla a vedere al negozio Apple…
Questo scrivevo, più di 7 anni fa, su una mailing list di utenti Mac.
Per inciso, la Public Beta che poi andai a vedere al negozio Apple non si è rivelata il sistema operativo più stabile della storia, tutt’altro: ma già mostrava grandi potenzialità, poi consolidate e integrate da nuove tecnologie prima con al release definitiva e poi con i major update successivi.
Ne è passata di acqua sotto i ponti, e oggi, all’uscita di Mac OS X 10.5, questo mi è sembrato il modo migliore di festeggiare un OS che ha effettivamente cambiato il mondo dell’informatica: un post dalla macchina del tempo.
Welcome, Leopard!
Qui sotto trovate il video (in 3 parti) relativo alla presentazione di Mac OS X, fatta da Steve Jobs sul palco del Macworld nel gennaio del 2000.