I termini scelti non lasciano scampo a dubbi.
Parole forti quelle di Doug Morris, CEO di Universal Music Group, che lancia l’ennesimo attacco alla Apple, specificamente all’iPod.
“These devices are just repositories for stolen music, and they all know it. So it’s time to get paid for it.”
(tradotto suona più o meno così: “Questi apparecchi sono solo depositi di musica rubata, lo sanno tutti. E’ giunta l’ora di farsi pagare”).
L’uscita di Morris ha certamente a che fare con la notizia di ieri del raggiunto accordo tra la Universal e il neonato player di Microsoft, lo Zune.
In base a questo accordo, Microsoft devolverà una percentuale dell’incasso di ogni Zune venduto alla major discografica (si parla di 1 dollaro), in cambio dei diritti di utilizzo della musica di sua proprietà.
Ma i maligni dicono che l’uscita infelice di Morris ha più a che fare con l’interesse mostrato da Apple nei confronti di un possibile acquisto della Universal, datato 2003… che evidentemente ha lasciato dei dissapori.
[tuaw]