Ci risiamo. Dopo gli apocalittici moniti del Dipartimenti di Giustizia USA -secondo l’uso estensivo della crittografia su iPhone “porterà alla morte di un bambino”- ora ci si mettono pure gli avvocati. Cyrus Vance Jr., un noto penalista di Manhattan, ha infatti dichiarato che l’iPhone è lo smartphone ideale per i terroristi.
Oramai è diventata una gara all’iperbole più grossa, e fateci caso: più è ingombrate il movente, e più vengono toccati argomenti che fanno facile presa sull’emotività e la pancia del popolo. Bambini, terrorismo, privacy e così via: tutti argomenti capaci di polarizzare il pubblico e impedire un confronto lucido. E il polverone che si solleva è intenzionale.
In una intervista ad una radio, il legale ha infatti sollevato l’asticella ancora un po’, e il vespaio è partito in automatico:
“Apple ha creato un telefono è che oscuro, e a cui le forze dell’ordine non riescono ad accedere perfino quando un giudice li ha autorizzati a guardarne i contenuti. Questo fornirà ai terroristi un dispositivo di comunicazione perfetto.”
È da anni che Vance spinge per abolire la crittografia nel mondo consumer, e non è un segreto che i governi aspirino a possedere le chiavi di backdoor nei software e nei sistemi operativi più diffusi. Cameron, in UK, ne ha fatto addirittura il proprio cavallo di battaglia durante le elezioni, spingendosi a promettere che, in caso di vittoria, avrebbe scardinato per forza di legge i lucchetti di iMessage, WhatsApp e tutti gli altri servizi di instant messaging e videoconferenza. Soprattutto quelli Apple, che hanno il brutto vizio di essere molto sicuri. E intanto, di privacy non si parla già più.
Leggi anche: la CIA al lavoro per anni per rompere la sicurezza di iPhone. Parola di Edward Snowden.