Il CIRP (Consumer Intelligence Research Partners) ha recentemente pubblicato uno studio che analizza per quanto tempo gli utenti Apple tendono a conservare i propri iPhone prima di aggiornarli con un nuovo modello. I risultati mostrano un trend interessante riguardo alla durata di utilizzo degli smartphone dell’azienda di Cupertino.
Nonostante Apple abbia raggiunto un record nel prezzo di vendita medio degli iPhone, avvicinandosi ai 1.000 dollari, e abbia registrato un trimestre record per le entrate di iPhone nel marzo di quest’anno, il rapporto del CIRP suggerisce che la domanda per gli smartphone Apple potrebbe rallentare.
CIRP rivela un aumento nell’età media degli iPhone in uso
Tra il 2019 e il 2021, i clienti Apple hanno tenuto i propri iPhone sempre più a lungo, con il 34% degli utenti che possedeva un iPhone di almeno tre anni. Tuttavia, nel 2022 si è registrata un’inversione di tendenza, con la maggior parte degli utenti che riferisce di conservare i propri iPhone per 2-3 anni o più.
Marzo 2021 è stato il picco per l’età media degli iPhone, ma i dati del 2023 si stanno avvicinando a quei numeri. Per spiegare l’aumento degli aggiornamenti avvenuti nel 2022, il CIRP ritiene che siano stati influenzati da una combinazione di acquisti di iPhone indotti dal COVID, controlli di stimolo del governo e la riduzione della spesa per viaggi e intrattenimento, che ha permesso ai consumatori di permettersi modelli più recenti.
Il rapporto sottolinea inoltre che questi fattori potrebbero aver coinciso con “programmi di permuta più aggressivi che offrivano un valore eccezionale anche per telefoni usati relativamente nuovi”. Sarà interessante osservare come questa tendenza a mantenere gli iPhone più a lungo si svilupperà nei prossimi mesi e anni.
Implicazioni dell’aumento dell’età media degli iPhone in uso
L’aumento dell’età media degli iPhone in uso potrebbe avere diverse implicazioni per Apple e per il mercato degli smartphone in generale. Una delle conseguenze più evidenti è il possibile impatto sul ciclo di aggiornamento dei dispositivi e, di conseguenza, sulle vendite future di iPhone.
Se gli utenti tendono a conservare i propri iPhone più a lungo prima di aggiornarli, ciò potrebbe tradursi in una domanda ridotta per i nuovi modelli di iPhone, influenzando potenzialmente le entrate e la quota di mercato di Apple. Tuttavia, ciò potrebbe anche spingere l’azienda a concentrarsi maggiormente sull’innovazione e sullo sviluppo di nuove funzionalità per i suoi dispositivi, al fine di incoraggiare gli utenti a passare a modelli più recenti.
Inoltre, questa tendenza potrebbe influenzare il mercato degli smartphone ricondizionati e usati. Con un numero maggiore di iPhone più vecchi in circolazione, potrebbe esserci una maggiore disponibilità di dispositivi usati per i consumatori interessati a opzioni più economiche. Questo scenario potrebbe offrire opportunità per aziende specializzate nella vendita e riparazione di dispositivi usati e ricondizionati.