Basandosi sui dati di NPD, Gene Munster di Piper Jaffray ha stabilito che le vendite dei Mac nel mese di luglio sono rimaste pressoché stagnanti rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso. Resta quindi confermato il calo fisiologico delle vendite -meno 5%- previsto per il trimestre che si conclude a settembre.
È un trend che conosciamo già e che è ben consolidato, e d’altro canto i computer con la mela rappresentano una porzione sempre meno rilevante delle entrate di Cupertino, sotterrati dalla popolarità di iPhone e iPad. In buona sostanzia, oramai non arrivano a coprire neppure il 15% del fatturato della società.
Come al solito, Munster sottolinea la crescente difficoltà di estrapolare le prestazioni globali di Apple dai dati di NPD, ma per luglio 2013 il giudizio è “neutro o lievemente positivo;” comunque una piccola ripresa rispetto al “lievemente negativo” di giugno. L’analista scrive:
Nel complesso, riteniamo che il data point di luglio sia neutro o lievemente positivo, dato che i Mac dovrebbero ricevere una leggera spinta dall’aggiornamento dei MacBook di giugno. Restiamo a nostro agio con il -5% su base annuale stimato a settembre per i Mac.
Infine, l’analisi fa anche un accenno agli iPod, oramai in caduta libera col -41% rispetto all’anno precedente. Poiché però attualmente non coprono neppure il 2% del giro d’affari della mela, l’impatto della cosa sarà praticamente ininfluente.