Secondo i dati di Counterpoint reports, nel 2021 a livello globale le vendite di smartphone sono schizzate alle stelle. E il grosso del merito va ad Apple, e alla fame di iPhone 13.
Nel 2021, il fatturato nel comparto smartphone è cresciuto del 12% su base annuale rispetto al 2020, nonostante le difficoltà create dalla pandemia, i problemi di logistica e la crisi dei semiconduttori. Ma una fetta non irrilevante di questa crescita si deve ad Apple: iPhone infatti ha segnato un eccellente +35% di fatturato, pari a 196 miliardi di dollari. Significa che la mela detiene il 44% delle vendite globali di smartphone dell’anno scorso; o che, arrotondando molto, ogni due smartphone venduti, uno era un iPhone.
E poiché Apple ha trainato il settore, non sorprende che il prezzo medio di vendita degli smartphone sia salito del 12% rispetto all’anno precedente; un successo che si spiega anche con la voglia delle persone di passare a dispositivi compatibili col 5G che oggi costituiscono il 40% di tutti gli smartphone venduti (contro il 18% del 2020).
E l’interesse verso i prodotti di Cupertino è cresciuto anche nei paesi emergenti, come India, Thailandia, Vietnam e Brasile.
In totale, i 5 principali marchi di smarpthone si sono accaparrati l’85% dell’intera torta del mercato smartphone; Samsung è cresciuta dell’11% su base annuale, ma il vero boom l’hanno fatto Xiaomi e Oppo rispettivamente col è49% e +47% di crescita. Non sorprende dunque che, sulla scia di queste performance, Xiaomi si stia preparando alla “battaglia di vita o di morte” contro Apple per diventare il primo produttore di smartphone al mondo e battere la mela nel segmento degli smartphone di fascia media e alta.