Rappresentando il capostipite di una inedita categoria per l’ecosistema Apple, si parla con una certa insistenza del visore con funzionalità legate alla realtà virtuale e aumentata. C’è grande attesa per il dispositivo, anche per via delle costanti informazioni fornite da fonti più o meno affidabili del settore.
Di recente è tornato sull’argomento Mark Gurman, firma di Bloomberg e nome quanto mai attendibile. In passato l’esperto in fatto di Apple – risultando un po’ scontato, a dire il vero – ha “predetto” l’elevato costo del visore AR/VR. Ora, ha fornito qualche dettaglio in più a riguardo: sul cartellino la cifra sarà superiore ai 2.000 dollari.
Per i suoi prodotti Apple di solito propone prezzi un po’ più alti rispetto alla concorrenza, assicurandosi così quei margini che l’hanno aiutata a diventare una delle società di elettronica di consumo più redditizie di sempre. Il nuovo visore non farà eccezione, ma il motivo principale per cui sono stati presi in considerazioni prezzi superiori a 2.000 dollari è da ricercare nelle soluzioni tech usate per il dispositivo.
Tra le “tecnologie interne” di cui parla Gurman ci sarà, a sua detta, anche il processore M1 Pro, o un chip simile. Sì, proprio il cuore (uno dei due, l’altro è l’M1 Max) dell’ultimo MacBook Pro.
Ritengo che il chip all’interno del visore sarà alla pari con l’M1 Pro, dunque più potente dell’M1. Tale scelta non è dettata dalla velocità della CPU, ma dalla “grafica” (GPU) più avanzata.
Problemi di surriscaldamento per il visore
Lo sviluppo del nuovo gioiellino hi-tech di Apple – che punterà su gaming, media e comunicazione – non starebbe tuttavia procedendo nel migliore dei modi.
Nell’ultimo report di Bloomberg si legge infatti che alcuni problemi emersi di recente potrebbero obbligare l’azienda di Cupertino a posticipare il debutto del visore al 2023.
Chi lo attendeva per il 2022, probabilmente resterà deluso:
La sua presentazione era prevista per l’annuale Worldwide Developers Conference di giugno, con il lancio per l’anno successivo. Ma i problemi di surriscaldamento emersi durante la fase di sviluppo e i grattacapi riguardanti fotocamere e software stanno rendendo più complicato seguire i piani in agenda.