L’ultima versione della piattaforma smartwatch di Android, Wear OS, introduce diversi cambiamenti interessanti tra i quali spicca il Flusso di Notifiche. Si tratta di una funzionalità che mostra tutte le notifiche ricevute in un unico rullo, come su Apple Watch, e rivela la profonda distanza tra le filosofie dei due mondi.
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Il Flusso di Notifiche rappresenta sicuramente un’interessante miglioramento dell’esperienza utente per chi utilizza gli orologi della concorrenza, ma pone un problema fondamentale che fu chiaro da subito a Jonathan Ive e agli altri manager Apple: il nostro sistema di scrittura e lettura si basa su fogli rettangolari. Quando si applica questo modello a un display tondo, si ottiene una drastica riduzione della densità d’informazioni; in altre parole, ci entra meno testo, dunque occorre scorrere una o più schermate per la medesima quantità di informazioni che vedreste a colpo d’occhio su un Apple Watch.
Ecco perché per i designer della mela, uno smartwatch tondo non ha senso, sebbene non abbiano mai smesso di indagare su questa possibilità. Inoltre, c’è da dire che diversi elementi dell’interfaccia di Apple Watch -tipo il quadrante Attività- hanno un andamento circolare che farebbe pendant con un display rotondo.
Ma è giusto lasciare che l’occhio prevalga sulla praticità? Se lo chiedete a noi, il design squadrato di Apple Watch non è il massimo in termini di piacevolezza estetica; in particolare, lo giudichiamo troppo voluminoso e spesso, l’abbiamo sempre detto. E a dire il vero, siamo ancora ben lontani dalla sottigliezza che auspicheremmo. Un orologio tondo invece è esteticamente molto gradevole e di certi più elegante, ma d’altro canto è anche parecchio meno funzionale, come abbiamo appena dimostrato.
In ultima analisi, è sempre una questione di gusti personali. Dunque rigiriamo la patata bollente ai lettori: che aspetto dovrebbe avere uno smartwatch, tondo o squadrato? A voi l’ardua sentenza.