Nella calma agostana il mondo del web non si ferma e, anzi, pone basi importanti per il futuro.
E’ il caso della nascita del consorzio Khronos, che riunisce alcuni primi attori della rete e i due colossi ATI/AMD e NVIDIA per definire i termini dello standard WebGL, ovvero l’accelerazione grafica 3D sposata con il web.
Mozilla e Opera Software sono i principali trascinatori dell’iniziativa dal lato web, mentre Microsoft sta alla finestra, attendendo che si delineino gli scenari definitivi, onde evitare di dover compiere rischiose scelte di campo.
Google, invece, ha un comportamento difficilmente decifrabile: figura formalmente tra gli aderenti al consorzio ma contemporaneamente sta sviluppando O3D, una serie di API Open Source che sembrano porsi in diretta concorrenza con gli intenti di Khronos.
Secondo molti, WebGL sarà il campo di battaglia del futuro prossimo in cui si potrebbero riscrivere i rapporti di forza tra gli attori del mercato e c’è attesa per sapere quale sarà la strategia di Apple.
Cupertino, infatti, è un attore importante in questo ambito, curando e di fatto sostenendo il progetto WebKit, motore alla base di una buona fetta dei browser internet (Google Chrome compreso).
Fino a poco tempo fa il dilemma non sarebbe durato più di un attimo: dovunque sarebbe andata Google, Apple ne avrebbe seguito le orme.
Oggi tuttavia, dopo l’annuncio di Chrome OS e le dimissioni di Schmidt, i rapporti tra le due aziende appaiono molto più complicati e, di fronte ad un nuovo dualismo, non è più così ovvio che Apple possa sempre stare accanto a BigG.