A due settimane dal lancio definitivo di iPad, Apple è ancora alle prese con le società televisive ed i detentori di diritti per strappare prezzi migliori e veicolare più contenuti possibile sul suo tablet. E nel frattempo, iPad si vende praticamente da solo.
Le solite fonti ben informate sui fatti hanno confidato al Wall Street Journal che Apple avrebbe già piazzato qualcosa come centinaia di migliaia di dispositivi, richiesti da persone che non ne hanno mai visto uno dal vivo in vita loro. Secondo le voci, solo nei primi tre mesi di disponibilità sul mercato, il numero di iPad venduti potrebbe potenzialmente superare quello degli iPhone nei primi tre mesi del debutto, nel lontano 2007. Le stime più aggiornate raccontano di 180.000 tablet già prenotati, con una media che si attesta sulle 10.000 prenotazioni al giorno.
Eppure, nonostante un’aspettativa tanto grande da parte del pubblico, curiosamente Cupertino sente di non essere ancora adeguatamente pronta, e questo tanto a ridosso del rilascio ufficiale. Trattative sono in corso non soltanto per definire al ribasso i prezzi degli show televisivi (l’idea dell’abbonamento ha destato scarso interesse tra le media company), ma sembra addirittura che Apple stia facendo pressioni per una collaborazione attiva con gli editori nell’organizzazione visiva dei contenuti. Come dire, le cose devono essere perfette sin dall’inizio, no matter what.
Ancora una volta, insomma, assistiamo ai timori già visti in generale con la distribuzione musicale in iTunes:
Mettere su la programmazione tv, i giornali digitali e gli altri contenuti in tempo per il rilascio del 3 aprile dell’iPad si è dimostrato difficile per Apple, poiché i potenziali collaboratori soppesano i vantaggi della colalborazione con le potenziali minacce alle loro attuali forme di profitto.
Il salto è grosso e ha le potenzialità di modificare le cose oltre il punto del non ritorno, ecco perché molti stanno semplicemente prendendosi il tempo necessario affinché tutto sia accuratamente ponderato. Non per niente, uno dei terreni di scontro tra Apple e i produttori di contenuti è Adobe Flash, tecnologia adottata spessissimo nella promozione e distribuzione multimediale, nonché nella pubblicità online, ma aliena alla piattaforma iPad per precise scelte progettuali.