Articolista, grafico e webdesigner, traduttore e docente, Nicola D’Agostino scrive da anni di Apple, Mozilla, hacking, musica, comunicazione ed altro ancora. Vive in una casa invasa da fumetti, libri, riviste, vecchi computer e scatole di software. Con il post di oggi inizia una rubrica settimanale sulle pagine di Melablog. Benvenuto!
All’inizio di marzo su Technologizer è apparso un articolo intitolato “The secret Origin of Windows”. L’autore del testo è Tandy Trower che è stato in Microsoft per ben 19 anni, dal 1981 al 2009, e negli anni ’80 ha ricoperto il ruolo di Product Manager di Windows.
La parte più interessante del testo è quella finale, in cui Trower tenta di ricostruire la storia dell’interfaccia grafica ed il rapporto che secondo lui c’è tra Apple, Microsoft e Xerox e le relative GUI (Graphic User Interfaces).
Proviamo a verificare alcune delle affermazioni.
Scrive Trower:
Le somiglianze tra i prodotti erano in gran parte dovute al fatto che sia Windows che (il) Macintosh hanno antenati in comune, e cioé molti dei primi sistemi grafici a finestre come quelli dell’Alto e dello Star […] creati allo Xerox PARC.
L’affermazione sul PARC è vera. L’interfaccia grafica è nata con lo Xerox Alto, progettato nel 1972 e realizzato l’anno seguente. Quasi tutti i sistemi con GUI che sono seguiti sono suoi eredi, più o meno legittimi.
La storia ci dice che Jobs visitò il PARC e assunse in Apple persone che lavoravano lì.
Vere anche queste due affermazioni ma dalle parole di Trower sembra che Jobs abbia saccheggiato idee e personale dalla Xerox. Non è così.
La visita di Jobs, che risale al 1979, fu fatta dopo un preciso accordo tra le due aziende, come scritto nel libro “Dealers of Lightning”. In cambio della visione dei prototipi di GUI e dei colloqui con ingegneri e sviluppatori, la Xerox ricevette da Apple l’opzione di acquistare un appetitoso pacchetto azioni di Apple e quando quest’ultima esordì in borsa Xerox ne ricavò lauti profitti. Di contro non risultano accordi tra Microsoft e Xerox.
Altro dato da evidenziare è che furono gli stessi ricercatori del PARC a passare a Apple. Il motivo è che erano frustrati dalla pluriennale miopia di Xerox, che non pareva interessata a diffondere le loro idee innovative con prodotti informatici a larga diffusione.
Per la cronaca lo stesso accadde ad altre aziende. Alan Kay venne assunto in Atari mentre nel 1981 Charles Simonyi venne accolto a braccia aperte in Microsoft. Simonyi era il cocreatore di Bravo, il primo word processor WYSIWYG, e in Microsoft supervisionò lo sviluppo di Word, rilasciato due anni dopo il suo arrivo.
Personalmente ritengo le accuse [di aver copiato] quasi un insulto. se avessi voluto copiare il Macintosh avrei fatto un lavoro molto migliore.
Trower fa riferimento agli aspetti di arretratezza di Windows 1.0 rispetto al System del Mac. Uno di questi era che le finestre non sovrapponibili, caratteristica che curiosamente lo accomunava più alle prime GUI di Xerox che a quelle di Apple.
[…] durante il mio primo anno in Microsoft Gates aveva comprato uno Xerox Star e incoraggiò i dipendenti a usarlo perché riteneva che servisse d’esempio del futuro verso il quale il PC si dirigeva: questo accadde molto prima che la Microsoft vedesse un Mac o un Lisa. Mi risulta che Gates abbia creduto da sempre nel WYSIWYG (What You See Is What You Get e cioé la corrispondenza tra lo schermo e il documento prodotto) e nel valore di un’interfaccia utente grafica.
E ci furono dei prototipi di Windows da molto prima del’esordio del Macintosh.
Purtroppo Trower non fornisce le date dei prototipi e l’unica data nota è quella del novembre 1983 quando Microsoft annunciò Windows.
L’esordio del Macintosh è sì del gennaio 1984 ma Microsoft aveva un prototipo del Mac con mouse e interfaccia grafica sin dall’autunno 1981.
Le due immagini ritraggono Bill Gates e Andy Trower insieme sul palco della Microsoft TechEd 2008 Developers Conference e in un incontro con la stampa nei primi anni ’80 (Trower è a destra, con gli occhiali).
Sono tratte dal blog di Intel e dall’articolo citato su Technologizer.