Questo è l’anno in cui cambia tutto di nuovo. Secondo le voci di corridoio (riecheggiate da anni di rumors consonanti), Apple ha intenzione di annunciare l’abbandono di Intel per introdurre processori ARM anche su Mac. La storica dichiarazione potrebbe arrivare al WWDC 2020 che si terrà a fine mese.
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L’ultima volta che avvenne un passaggio tanto epocale fu nel 2005, quando Steve Jobs mostrò al mondo un Mac con processore Intel laddove per anni eravamo eravamo stati abituati ai PowerPC.
Al tempo, la cosa fu inevitabile, e per la semplice ragione che IBM non garantiva l’innovazione necessaria, né l’audacia di cui Apple aveva bisogno, senza contare che il rapporto consumi/prestazioni era nettamente a favore di Intel. E ora, pur con tutte le differenze del caso, si ripete grossomodo il medesimo scenario: i cicli di sviluppo di Intel sono certamente più rapidi e affidabili di quelli IBM, ma alla velocità con cui viaggia oggi la tecnologia, iniziano ad andare un po’ stretti. E soprattutto non riescono a tenere il passo con gli avanzamenti produttivi e tecnologici dell’avversaria AMD.
Con ARM, invece, Apple può decidere da sé la tabella di marcia dello sviluppo e quella di rilascio dei nuovi processori, e soprattutto quali feature includere in base alle prerogative software di macOS. In altre parole, ciò significa che il rilascio dei nuovi Mac sarà molto più strutturato e cadenzato, come quello di iPhone e iPad. D’altro canto gli “ingegneri Apple sono preoccupati che l’aderenza alla roadmap Intel creerebbe ritardi o bloccherebbe del tutto i futuri Mac,” tanto più che “dentro Apple, test su nuovi Mac ARM hanno mostrato importanti vantaggi prestazionali rispetti agli omologhi Intel.”
E l’annuncio dovrebbe arrivare tra esattamente 12 giorni, al WWDC 2020 del 22 giugno. Lo riporta Bloomberg, che scrive:
“I nuovi processori saranno basati sulla medesima tecnologia utilizzata nei chip iPhone e iPad progettati da Apple. Tuttavia, i futuri Mac faranno girare ancora il sistema operativo macOS, e non iOS come sui dispositivi mobili.”
E così la storia si ripeterà, cambiando solo gli addendi. Se tutto va come previsto, Tim Cook salirà sul palco e -esattamente come 15 anni fa il suo predecessore- dirà che macOS stava “conducendo una doppia vita” e mostrerà un Mac che gira completamente su processore ARM.
Ovviamente, non ci aspettiamo un lancio già a ottobre, assieme ad iPhone 12 Pro e Pro Max (anche perché bisogna dare il tempo agli sviluppatori di metabolizzare la notizia); ma è probabile che il primo, leggerissimo e potente MacBook Air ARM possa debuttare già l’anno prossimo, con una serie di processori ARM basati sull’A14 di iPhone 12, grafica integrata e Neural Engine per il machine learning.